 
		Denervazione renale, innanzitutto cos’è?
È una procedura mini invasiva per il trattamento specialmente dei pazienti ipertesi refrattari alle terapie tradizionali.
Inoltre può essere una valida alternativa per chi è intollerante ai farmaci antipertensivi.
In sostanza, l’intervento disattiva selettivamente le terminazioni nervose che decorrono lungo le arterie renali.
Denervazione renale, le novità
Nella gestione dell’ipertensione arteriosa, le recenti linee guida (2023) dell’European Society of Hypertension hanno segnato un’importante svolta. Infatti la Terapia di Denervazione Renale viene ora raccomandata in classe II.
Ciò significa che il trattamento diviene a tutti gli effetti un asse portante nella gestione dell’ipertensione, insieme alle modifiche dello stile di vita e alla cura farmacologica.
Inoltre, la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l’utilizzo di un nuovo dispositivo della Medtronic, il catetere ablatore a radiofrequenza RDN Symplicity Spyral.
E questo rappresenta un ulteriore passo avanti, perché permette che l’intervento sia ancora meno invasivo.
Ipertensione, sfida globale
L’ipertensione arteriosa è un fattore di rischio critico: colpisce circa 1,28 miliardi di adulti a livello mondiale.
La gestione efficace di questa condizione è fondamentale per prevenire complicazioni gravi come ictus, infarto miocardico e insufficienza renale.
Si stima che circa il 46% delle persone ne soffra, ma non ne sia consapevole; e che meno della metà riceva una diagnosi e un trattamento adeguati.
Cambiare lo stile di vita e assumere farmaci può aiutare a gestire la pressione sanguigna. Tuttavia, molti non riescono a mantenere il trattamento: circa la metà dei pazienti interrompe i farmaci entro un anno.
È fondamentale quindi, aumentare la consapevolezza sull’ipertensione, perché si può prevenire, scoprire e trattare.
Se vuoi una lista veloce di consigli utili, puoi leggere questo articolo: Ipertensione arteriosa, una super lista
Denervazione renale in Italia
Oggi sono numerosi i centri d’eccellenza in cui si esegue l’intervento, da Nord a Sud.
Qui, solo a titolo di esempio, possiamo citare il Policlinico di Bari, oppure l’Ospedale Papardo a Messina. O ancora il Centro Cardiologico Monzino, a Milano. Informati sulle strutture della tua Regione e, soprattutto, consultati con il tuo medico di fiducia.
 
    