
Cuore, col freddo si corrono più rischi a livello cardiovascolare?
Con temperature più basse, certamente, meglio adottare qualche precauzione in più.
Saprai già che il freddo può causare l’innalzamento della pressione oltre i valori di soglia.
Inoltre, alle basse temperature la richiesta di ossigeno aumenta, sia da parte del cuore, sia per le altre esigenze fisico/metaboliche.
Ricordiamo ancora una volta: i valori ottimali per la pressione sono 120/80 mmHg.
Fino a 135/85 mmHg possiamo considerarci entro la normalità, ma da 140/90 mmHg in poi, siamo in presenza di ipertensione arteriosa.
Freddo e ipertensione: precauzioni generali
Con il freddo è sempre consigliabile:
– monitorare la pressione ogni giorno
– osservare in modo attento una dieta iposodica ed ipocalorica. Beh si, l’alimentazione è davvero un fattore determinante
– misurare la pressione prima di un eventuale viaggio in montagna e registrare i valori
Il tema viene spesso trattato dall’American Heart Association, ad esempio nell’articolo “Heart attck deaths spike during the winter holiday”
E cosa fare invece, in caso di problemi cardiovascolari?
Cardiopatie, come fare caso per caso
Proviamo a considerare i principali casi, ricordando che ciascun paziente va valutato singolarmente:
- per chi ha una storia di cardiopatia, spesso associata a ipertensione, è vitale riconoscere certi segnali, come l’affaticamento e la difficoltà respiratoria (fiato corto). Se questi sintomi si manifestano, la mossa più saggia è scendere di quota e consultare il prima possibile un medico.
- In presenza di problemi alle coronarie, come angina o infarto miocardico, raccomando la massima prudenza: specialmente in caso di dolore al petto, meglio abbandonare l’alta quota ed eseguire un controllo medico.
- Quando la malattia coronarica non è grave, lo scompenso cardiaco è lieve e i valori della pressione sono buoni, è possibile godersi la montagna con alcune accortezze in più:
- copriti molto bene
- proteggi anche la bocca; così eviterai d’inspirare aria ghiacciata, che può determinare episodi ischemici in chi è predisposto
- abitua il corpo all’altitudine, rimani a quota moderata per qualche tempo e solo successivamente sali ulteriormente di quota
- evita i cibi grassi, quelli molto salati e gli alcoolici
- limita lo sforzo fisico, tenendo scrupolosamente presente il livello della tua cardiopatia; cammina ed evita di correre
- non superare mai i 2000 metri di quota, perché in questo caso oltre ai disagi ordinari, può verificarsi il cosiddetto “edema polmonare da grandi altezze”, una vera e propria emergenza cardiologica che richiede il ricovero ospedaliero urgente.
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