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Abbracci come terapie: cosa dicono le ricerche

Secondo le ricerche, se hai a cuore davvero il tuo benessere, dovresti abbracciare un tuo caro.

O il tuo amico animale.

Oppure il peluche a cui tieni.

“Ma come! Funziona con un oggetto!?” Si, davvero, lo provano le Ricerche.

E abbracciare se stessi vale? Ebbene si.

Oggi forse non siamo più abituati a questo gesto.

Abbracciare è un’esperienza umana intensa, ancestrale.

Eppure spesso sottovalutata e dimenticata.

Infatti, a abbracciarsi scatena talmente tanti effetti biologici a cascata, che può essere definito una super terapia.

Afferma Sonia Canterini: “quando viene a mancare, l’organismo prova una sorta di astinenza”. La dottoressa Canterini è neurobiologa presso l’Università la Sapienza di Roma e coautrice del saggio La scienza degli abbracci.

1. Abbracci, una terapia?

Le ricerche hanno rivelato dunque come questi gesti producano effetti profondi e tangibili sul corpo e sulla mente.

Gli effetti a cascata dell’ossitocina

Innanzitutto, gli abbracci stimolano la produzione di ossitocina, nota anche come “ormone dell’amore”.

Questo neurotrasmettitore riduce significativamente la pressione arteriosa, importante fattore di rischio per malattie cardiache. Quindi contribuisce al benessere cardiovascolare.

Lo dimostra uno studio condotto da Karen Grewen dell’Università del North Carolina su circa 200 persone di ogni età. L’esperimento è anche riportato su un articolo di Focus. A una metà delle coppie del gruppo è stato chiesto di abbracciarsi, stringersi e confidarsi per qualche minuto.

Subito dopo, sono stati misurati la pressione sanguigna e i livelli di ossitocina delle donne: la prima risultava notevolmente più bassa, e il livello ormonale era aumentato.

Abbracci e sistema Immunitario

Un altro aspetto riguarda la capacità di potenziare il sistema immunitario.

A questo proposito, nel 2015 un test importante fu condotto da Sheldon Cohen della Carnegie Mellon University. Cohen esaminò l’effetto dell’abbraccio sul sistema immunitario, in oltre 400 adulti sani: risultò che le persone che ricevono più abbracci tendono ad essere meno suscettibili ai virus.

Crescita e Sviluppo

Numerosi sono gli studi che provano quanto il contatto fisico regolare sia essenziale per lo sviluppo cognitivo dei bambini.

Con il contatto si trasmettono sicurezza e stabilità, elementi fondamentali per una crescita equilibrata.

Voce autorevole in merito fu Virginia Satir,  psicoterapeuta che ha rivoluzionato le linee guida della terapia familiare.

Sull’importanza del contatto fisico, affermò: ci servono quattro abbracci al giorno per sopravvivere, otto per mantenerci in salute, dodici per crescere.

2. Salute emotiva e senso di appartenenza

Migliorano la salute emotiva

Gli abbracci non solo apportano benefici alla salute del cuore, ma hanno un impatto positivo su tutto l’organismo.

Sentirsi amati e supportati attraverso il contatto fisico può contribuire a ridurre i sentimenti di solitudine e depressione, fattori di rischio per diverse malattie cardiache.

La terapia dell’abbraccio è basata sull’importanza del contatto fisico e sul senso del tatto, per produrre benessere emotivo e psicologico. Vengono attivate quelle aree cerebrali che attenuano la paura, ci sentiamo più sicuri, più centrati. Quindi diventiamo meno reattivi rispetto ad esperienze potenzialmente minacciose.

Uno studio incentrato proprio su paure e autostima, riportato su Journal of Psychological Sciences, ha rivelato che gli abbracci e il contatto tattile svolgono un ruolo sostanziale nell’alleviare la paura più radicale, quella della morte.

All’Università Vrije di Amsterdam è stato dimostrato come abbracciare anche un oggetto come un orsacchiotto, possa aiutare ad alleviare il carico emotivo e le paure esistenziali.

Migliorano il senso di appartenenza

Gli abbracci giocano anche un ruolo cruciale nel rafforzare i rapporti sociali.

Le relazioni supportate da gesti affettivi ci fanno sentire più connessi con gli altri; e questo senso di appartenenza può migliorare la qualità della vita.

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